COVID 19 - Il pensiero di un'illetterata scribacchina

Il mio pensiero in questo momento di confusione, di ansia e di disperazione è un pensiero di pace, serenità e l'essere nel presente.
Ogni giorno veniamo bombardati sistematicamente da messaggi, talvolta contrastanti, su come dobbiamo comportarci, su cosa dobbiamo indossare in ogni circostanza, su cosa dobbiamo e cosa non dobbiamo fare, su cosa rischiamo e cosa no.
La realtà è che nessuno ancora sa esattamente cos'è questo Covid19, o chi lo sa se lo tiene ben stretto.
I cartelli colorati con scritto "Andrà tutto bene" fanno sorridere, soprattutto dopo aver subito una perdita, come l'ho subita io, e tanti come me.
Non andrà tutto bene ma possiamo viverla meglio di come la stiamo vivendo.
In questo periodo se n'è andata una generazione di nonni, oltre ai giovani e meno che ci hanno lasciato.

Si è scoperto che gli ospizi (chiamateli pure RSA ma sempre quelli restano) non sono posti cosi idiliaci. Che la villa delizia, o Residence le Calle, o qualsiasi altro nome di fantasia non erano posti per anziani lo si sapeva già. Il COVID è stato solo un detonatore per farci vedere al di là del nostro sguardo opacizato dalla nostra vana gloria.


Si è scoperto che la sanità non funziona così bene come si credeva. Si legge sempre sui giornali delle eccelenze, delle operazioni impossibili, delle grandi possibilità e poi... viene un piccolo virus che neppure vediamo a occhio nudo... nessuno può fermarlo.


Un piccolo virus... che blocca tutto e se non si muore per colpa sua si muore nella confusione e nella carenza di organizzazione e di mezzi che abbiamo creato negli anni e che il piccoletto ci ha costretto a vedere.


Non andrà tutto bene.